80 motociclisti hanno preso parte all’appuntamento motociclistico marchigiano del Circuito tricolore ASI. Lo staff del CAEM/Lodovico Scarfiotti ha presentato un’edizione ancora di primo piano per l’interesse storico dei mezzi presenti.
Montecassiano (Macerata) – Per il quinto anno consecutivo la Rievocazione del Circuito del Chienti e Potenza ha meritato la presenza nel prestigioso Circuito Tricolore ASI, che riceve il supporto del Ministero della Cultura, delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che dell’ANCI.
La tre giorni ha presentato come di consueto gli spazi culturali, percorsi di innegabile fascino e di inesistente traffico, paesaggi di grande effetto, il lato sportivo rappresentato dalle prove di abilità e dal significato storico della Rievocazione oltre alle incursioni nell’enogastronomia locale, che hanno ricevuto consensi unanimi. Ampia la partecipazione da numerose regioni italiane, con un clima di amicizia e piacere del turismo lento che ha coinvolto tutti in un crescendo continuo nelle tre giornate. Venerdi 29 ha visto l’arrivo dei primi partecipanti e l’attenzione per un primo momento culturale presso la sede del club con Costantino Frontalini collezionista e proprietario del Museo del Sidecar e della Mobilità Umana di Cingoli, con unracconto sulla “Preistoria della Mobilità Terrestre Meccanica”. L’argomento ha intrattenuto i presenti mostrando con l’ausilio di immagini video la storia della mobilità iniziando dalla ruota, dal III millennio a.C. nella Mesopotamia ed all’origine del moto, per proseguire con i primi sistemi ibridi contrappeso-forza umana, per passare alle torri d’assedio, sistemi a balestra e vapore, la “locomotiva stradale” fino ai primi mezzi di Benz e Daimler a fine ‘800 con motore a combustione interna, primi brevetti di automobile vera e propria. Il racconto si è concluso con un goliardico inno del sidecarista, con il coinvolgimento dei presenti, un inno scritto da Giuseppe D’Asaro e presentato all’Elefantentreffen 2016. L’apericena nella sede del club ha chiuso la prima giornata introducendo i numerosi motivi di interesse della successiva tappa del sabato, la più lunga con circa 130 km da percorrere nell’interno maceratese. Dal via dalla base logistica dell’Hotel Villa Quiete di Montecassiano, il percorso ha portato la carovana lungo piacevoli strade prive di traffico con curve, controcurve e saliscendi verso San Lorenzo di Treia spettacolare sito panoramico, fino ad Elcito ad oltre 800 mt d’altitudine, sito ormai abbandonato da residenti stabili ma restaurato e mantenuto splendidamente, dalla lunga ed interessante storia, in suggestiva posizione su uno sperone roccioso che permette viste che spaziano fino alla costa adriatica dell’anconetano e del fermano. La visita guidata da Luca Maria Cristini, ha permesso di conoscere approfonditi cenni storici e curiosi aneddoti sul sito che ha avuto origine nel XII secolo. La sosta pranzo in località Stigliano di San Severino Marche ha preceduto l’arrivo nella splendida cornice della centrale Piazza del Popolo, una volta di più teatro di un evento motoristico d’epoca. Per i partecipanti a disposizione frutta, caffé e amaro con prodotti della ditta Varnelli. Presente anche la sindaca Rosa Piermattei, che non si è fatta mancare un piccolo piacevole tour a bordo di un sidecar d’epoca prima di dare il via all’impegno di abilità dei partecipanti. Da qui ha preso il via con le prove sui pressostati, il percorso rievocativo del sempre suggestivo Circuito del Chienti e Potenza, che ha poi portato i radunisti verso Serrapetrona, Borgiano ed il Lago di Caccamo dove si è ripetuto l’immancabile rito del panino con porchetta bagnato dalla versione amabile della Vernaccia di Serrapetrona doc. Il rientro in Hotel, tra minacce di pioggia che hanno appena bagnato alcune fasi della giornata senza guastarne la sostanza e il gradimento, ha preceduto la serata di gala con le premiazioni delle classifiche di merito. Nella classifica assoluta ha prevalso il tolentinate Riccardo Lombardelli (Moto Guzzi Sport 14/1930) premiato davanti al mantovano Mario Macchiella (Moto Guzzi Sport 14/1930) e i fiorentini Francesco Fabbri/Emanuela Tesi (Harley Davidson 30Y sidecar/1930). Nella femminile ha avuto la meglio la parmense Benedetta Marazzi (Sertum 250VL/1950) e tra i giovani under 25 l’alloro è andato al cameranese Andrea Gatti (Moto Guzzi Stornello Sport/1960). Tra le moto non omologate si è imposto Walter Crisetti di Colmurano (Moto Guzzi 500/1936) davanti al fabrianese Angelo Pallottelli (Moto Guzzi 500GTC/1937) e terzi i romani Andrea Ginevri con Natalia Sinitsa e la giovanissima figlia Alessia (Moto Guzzi Sport 15 sidecar/1937). L’ultima giornata ha portato i motociclisti verso la Riviera del Conero baciata in questo caso da uno splendido sole. Una prima sosta a Porto Recanati nella centrale Piazza Brancondi davanti al Castello Svevo di origini medioevali, ha permesso un bagno di pubblico vacanziero ed un aperitivo. A seguire si è affrontata la salita verso la vicina Loreto, meta conosciuta in tutto il mondo per il pellegrinaggio religioso. Davanti al Santuario, in Piazza della Madonna le moto hanno fatto una splendida figura con i loro piloti, raggiunti dal vescovo di Loreto Fabio Dal Cin che ha impartito la benedizione ai partecipanti che conservano splendidi esemplari che raccontano le passioni e la storia. L’appuntamento finale a tavola all’Osteria Del Moro di Potenza Picena, si è proceduto poi ai saluti finali ed alla consegna del 9° Memorial Luca Lausdei dedicato ad un socio motociclista del CAEM/Lodovico Scarfiotti prematuramente scomparso. In questa occasione la sorella Lucilla Lausdei ha premiato il treiese Antonio Brachetta che si è impegnato per numerose edizioni dell’evento e per lo stesso Memorial. All’evento sono intervenuti con le loro moto il Consigliere ASI Leonardo Greco, l’ex-senatore Stefano Corti che ha contribuito alla reintroduzione delle targhe storiche per i mezzi d’epoca ed il Commissario ASI Esperandio Moi, che hanno espresso un sentito apprezzamento sul lavoro dello staff del club organizzatore, sulla scelta degli itinerari e sulle capacità di creare un clima estremamente piacevole, che negli anni ha permesso di conoscere il Chienti e Potenza a tutto il settore motociclistico e non solo.




