Tutto in ballo e allora via a due giorni di danze nei pressi del Lago Balaton, il più grande dell’Europa Centrale. Niente male se resiste il sole, ci si gode il “foliage” nei boschi che circondano la piana di Tapolka, Contea di Veszprem, 160 km a sudovest di Budapest. L’ultima gara del Campionato Italiano Cross Country si corre in Ungheria per il secondo anno consecutivo, il Raid of The Champions organizzato da Garilla Racing. Deciderà le sfide scudetto e l’assegnazione dei trofei, rimaste ancora incerte dopo Artugna Race di aprile, Sardegna a Maggio, Italian Baja a luglio, Baja dello Stella in settembre. Padroni di casa e altri ospiti d’oltre confine sono trasparenti ai fini delle classifiche tricolori, ma segneranno le tracce sul percorso con mezzi potenti e muscolosi. A cominciare dal battistrada Miroslav Zapletal, driver della Repubblica Ceca che nel 2025 si è segnalato per risultati roboanti con il suo Ford F150 Evo. Dovrebbe partire per settimo il campione in carica Emanuele Mengozzi (Toyota Hilux Overdrive), affiancato da Elisa Tassile. Nonostante l’ampio margine della sua leadership, non può dormire sogni tranquilli. Guida la classifica con 261 punti, ma il coefficiente 1,5 del Raid tiene aperte le possibilità di sorpasso in extremis non solo all’enfant prodige Kevin Manocchi (Yamaha Yxz 1000 R), assistito dalla sorella Giada, salito a quota 200 dopo l’inaspettato trionfo allo Stella, ma anche all’ex campione Alfio Bordonaro (Suzuki Grand Vitara) con Stefano Lovisa alle note, terzo a 176,5. Chiaro che per il catanese servirebbe la congiuntura astrale di fare bottino pieno e strabuzzare gli occhi per un clamoroso zero dei due davanti. Però si lotta anche per il podio e ci sono chance di salire sui gradini bassi pure per Michele Abeniacar (163,5) e Gianluca Morra (136) con le rispettive Suzuki New Grand Vitara T2, Fabio Samsa (160,5) su Toyota Hilux Overdrive T1, Michele Manocchi (135) con l’altro tubolare Yamaha T4N preparato in famiglia. Spostando il focus sull’Italiano Baja, Mengozzi si presenta al comando con 248 punti, nel mirino di Abeniacar (218,5), Bordonaro (192,5), Samsa (189,5), Morra (172) e persino Riccardo Benettolo (139) con l’Isuzu Trooper T1 ha velleità di podio. Trasferta magiara da decifrare per Alessandro Uliana con il Dacia Duster provato all’Italian Baja. L’incertezza regna sovrana alla vigilia, garanzia di emozioni e spettacolo fino all’ultimo metro. Ogni equipaggio giocherà le proprie carte su un tracciato scivoloso anche in assenza di pioggia. Probabile arrivo allo sprint per il Campionato Italiano Storico con un duello di logoramento tra i primi due conduttori di veicoli TH in graduatoria, Filippo Andreetto (152,50) e Stefano Moro (139,50), entrambi su Mitsubishi Pajero. Ci sono chance di ribaltone per Simone Grossi (108) su Land River Defender mentre Alberto Gazzetta (38) al volante di Suzuki New Jimny può solo puntare al successo parziale e al terzo posto nell’assoluta. Per quanto riguarda il Trofeo d’Italia SSV, Manocchi junior (226) deve respingere le pretese di Manocchi senior (172), ma la sfida in famiglia con i tubolari TN4 si ritrova tra le ruote anche tenaci outsider del calibro di Alessandro Trivini Bellini (161) su Can Am Maverick T3 e Marco Zini (143) su Can Am Maverick T4N, e l’incognita dell’argentino Martin Alejandro Cisella (48) pure su Can Am Maverick T4N, terzo allo Stella.
PROGRAMMA. Domani, venerdì 14 novembre, verifiche sportive (9:30 – 12:30), verifiche tecniche (10:00 – 13:30) e shakedown (11:00 – 13:00). Dopo la prima riunione del Collegio dei Commissari Sportivi (13:45) si svolgerà il briefing dei piloti con il direttore di gara e seguirà la consegna del roadbook. Via ufficiale del primo concorrente alle 15:00 e start del prologo “Tapolca” di 10,70 km alle 15:12. Sabato in tabella i settori lunghi con doppio passaggio su “Pusztamiske” di 67,95 km (7:15 e 9:45) e unico su “Zalahalap” di 82,22 (12:28). In totale 228,82 km cronometrati. Tracciato segreto fino alla consegna del road book.




