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L’origine dei colori delle auto da corsa

Redazione Dna-corse.it Da Redazione Dna-corse.it
28 Dicembre 2020
in Curiosità
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L’origine dei colori delle auto da corsa
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Molti sono coloro che si chiedono per quale motivo gli appassionati di auto preferiscono acquistare i veicoli italiani a 4 ruote di colore rosso mentre se si parla di auto tedesche, il colore preferito è il bianco.

Nonostante queste auto dai mille colori siano ammirate apprezzate da tutti, poche sono le persone che sanno che dietro ogni colore c’è una vera e propria storia.

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I colori nelle prime auto

I primi modelli di auto venivano verniciati utilizzando i colori che più preferivano i costruttori. Ciò capitava perché le auto erano molto veloci e quindi dovevano essere necessariamente abbastanza distinguibili dai segnalatori ai box.

Solo in un secondo momento, ossia quando il numero dei concorrenti aumentò, insieme anche alle prestazioni delle vetture e alla loro velocità, si rese necessario applicare delle misure al fine di distinguere ogni macchina e poter identificare i conducenti durante le competizioni.

In questo modo si rese possibile la prendi mento della prima gara automobilistica ossia la Parigi- Rouen che Si tenne il 7 giugno 1895.

La nascita del regolamento sportivo

Con l’avvento della prima gara automobilistica nacque anche il primo regolamento sportivo. A quei tempi, non vi è differenza fra motore a scoppio a vapore o elettrico ed era possibile utilizzare ogni auto con tutte le carrozzerie e i colori possibili. E così, con la nascita delle prime gare, iniziarono anche le prime scommesse. Per fare in modo di riuscire a vincere molti si basavano sulle statistiche mentre altri su tecniche molto più diverse in quanto erano in grado di chiedere aiuto alla cartomanzia. I più esperti, utilizzavano altre tattiche per capire su quali auto scommettere. Una di queste era di sicuro la caffeomanzia.

La prima corsa internazionale

Ma prima così internazionale di sicuro la coppa Gordon Bennett. Questa TV nel 1900 ed è l’inizio all’automobilismo che conosciamo oggi. Il 14 giugno dello stesso anno si svolse la coppa Parigi- Lione durante la quale per la prima volta fu assegnato ad ogni partecipante un colore: per la Francia è il colore è il blu, per la Germania era il bianco, per gli Stati Uniti era il rosso Mentre per il Belgio era il giallo.

La nascita del codice sportivo internazionale

Il 1922 nacque il codice sportivo internazionale. Si tratta di un documento costituito da 280 articoli in cui erano presenti in modo definitivo i colori di ogni nazionalità. E così il colore assegnato alla Francia diventò l’azzurro, il rosso passò all’Italia, per l’Inghilterra il colore era il verde scuro, mentre alla Germania capitò il color bianco che in un secondo momento si trasformò in argento.

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