(Adnkronos) – Mazda compie un passo decisivo nella ricerca di soluzioni tecnologiche capaci di ridurre l’impatto ambientale dei motori termici. La Casa giapponese ha portato in pista una Mazda3 da competizione equipaggiata con la nuovissima tecnologia Mazda Mobile Carbon Capture, un sistema progettato per filtrare e immagazzinare l’anidride carbonica direttamente dai gas di scarico. Il debutto è avvenuto in occasione del settimo round del Super Taikyu 2025, sul celebre circuito del Fuji International Speedway, dove il prototipo ha affrontato una gara di quattro ore in condizioni estreme. Durante l’appuntamento giapponese, la tecnologia ha dimostrato la capacità di operare in uno scenario reale e altamente stressante, confermando la solidità del sistema e la possibilità di integrarlo in futuri programmi di sviluppo. Mazda continuerà a perfezionarlo anche nel corso della prossima stagione sportiva, con l’obiettivo di aumentare la quantità di CO2 recuperata durante l’utilizzo della vettura. Il cuore del dispositivo è una struttura porosa in zeolite che assorbe la CO₂ dai gas di scarico e la convoglia in un apposito serbatoio. Una volta immagazzinata, la CO₂ potrà essere destinata alla produzione di materiali carboniosi ad alte prestazioni oppure impiegata nell’arricchimento dell’aria delle serre agricole, favorendo la crescita delle colture. Per massimizzare l’efficienza complessiva, la vettura è stata alimentata con HVO100, un biocarburante a zero emissioni di carbonio. L’avanzamento di questa tecnologia si inserisce nella strategia multi-solution di Mazda, che affianca all’elettrificazione una costante evoluzione dei propulsori termici. La Casa continua infatti a sviluppare sistemi mild hybrid, full hybrid, plug-in hybrid ed elettrici, senza rinunciare a soluzioni innovative capaci di rendere più sostenibile l’uso dei motori a combustione interna. Con questo approccio diversificato, Mazda ribadisce la volontà di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e rispettare pienamente gli obiettivi europei fissati per il 2030 e il 2035.
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