E’ un Rally “1000 miglia” da dimenticare, quello corso nel fine settimana appena passato per Corrado Pinzano, terminato al sesto posto assoluto, in una prestazione complessiva che non lo ha mai visto con decisione sotto i riflettori da prima scena.
Secondo appuntamento dei tre a coefficiente maggiorato di 1,5 del Trofeo Italiano Rally, la gara “della freccia rossa”, disputata con Mauro Turati e al volante della Skoda Fabia RS Rally2 gommata Pirelli della PA Racing, non ha sortito l’effetto che il portacolori della scuderia New Driver’s Racing, aveva in mente di portare avanti. Un effetto che guardava al rimanere al comando della classifica generale quando adesso mancano due soli impegni al termine del campionato.
Mancano infatti il Rally di Bassano (10-11 ottobre) e il Trofeo Villa d’Este ACI Como, previsto per il 24-26 ottobre, quest’ultimo a coefficiente maggiorato, con la gara veneta non inserita nel programma del driver biellese.
Alla competizione bresciana Pinzano e Turati non sono riusciti a entrare in sintonia con il percorso, non è mai stato avvertito il giusto feeling con le strade e con il set-up da adottare, rendendo difficile ogni possibile strategia per entrare nel vivo del confronto e cercare di rimanere al comando della classifica, affrontando comunque avversari di rango.
Con la vittoria del varesino Crugnola che adesso farà da lepre per il rush finale e con alle spalle il molisano Testa che preme molto da vicino, dunque la strada verso l’epilogo di stagione si è fatta molto delicata, si dovrà giocare bene le ultime carte a disposizione, il tutto con un occhio al gioco degli scarti in entrambi i gironi previsti. Durante la stagione, fino ad ora Pinzano e Turati hanno dimostrato solidità e velocità, costruendo con costanza la leadership nel Campionato, purtroppo adesso ceduta, la posta in palio e le due sole gare rimaste indicano un finale di stagione assai incerto.
INTERVENTO DI CORRADO PINZANO: «Gara da dimenticare! Confidavamo di sfruttarla per gestire poi al meglio il finale di stagione ed invece si è rivelata una sorta di trappola che non ha portato mai nulla di buono. E’ stato un rally difficilissimo, nel quale non ho trovato da subito il feeling ottimale e quando non lo trovi i risultati sono questi. Da dire che avevamo da lottare con avversari di prim’ordine, oltre a quelli incontrati durante tutto il campionato, ma a parte questo, proprio non siamo riusciti mai a entrare nel vivo della lotta di vertice. Dobbiamo resettare, capire dove e perché non abbiamo avuto il rendimento che serviva, per arrivare a Como al massimo della condizione sia tecnica che mentale».